Landscapes and flowers

“viaggio riposatissimo è questo mio
viaggio del cuore in traccia della natura”
(L.Sterne)

“Puntasecca, acquaforte, ceramolle …Se non fossero tecniche dell’incisione potrebbero sembrare nomi di paesi dei nostri monti.  Del resto ogni tecnica ha una sua propria geografia: clima, confini, lingua, cioè possibilità di espressione e carattere e persino tradizione. E certo, se c’è una cosa che l’incisione fa del paesaggio – rispetto al rigoglio cromatico della pittura o alle geometrie di luce che gli rivela la fotografia – è restituire una visione più personale dello spazio, della veduta, di quel che ho visto quel giorno…O che ho sognato?
Perché, a vedere queste figure, ritrovo certi scenari del sogno, quelle sensazioni fulminee, ma nette, di una luce di lago, del riflesso d’ albero che mi ha fatto paura mentre dormivo, di un’alba viola (inverosimile eppure era proprio così). Tanto arcaica e antica è la punta su una superficie ostica e dura, come lo sono la pietra o il metallo, così cocciuto il suo progetto di memoria, che qualcosa ancora resta di quella ostinazione delle immagini interiori a permanere nella coscienza, a rimanere impresse sulla lastra della sensibilità. Per poi dividere la notte con tutti, che sembrerebbe impossibile, perché è difficile raccontare i sogni e la loro speciale atmosfera.
Questo perché, mi sembra, gli inchiostri neri, grigi, bruni, bluastri, così prossimi al buio denso della foresta – che torna qui a far paura come nelle fiabe – hanno un grande potere: il potere della notte, vien da dire, nella quale può muoversi agilmente ciò che è sconosciuto e che utilmente indica o suggerisce quel che ci tocca di temere.
Eppure nelle stampe che qui si presentano sembra di ritrovare una specie di pace, come se il monocromo – o l’agio su poche tonalità – al quale l’autrice si vincola, rivelassero con semplicità un mistero necessario, un paesaggio comprensibile e familiare anche se mai del tutto esplorato che restituisce alla mente quella gamma originaria che le è propria, nutrita da tante specie di lumi e da tante specie di oscurità, e sconosciuta al mondo frastornato da colori innaturali.” (testo di Rossana Cesareo)

“l’ora della sera”, acquatinta, 1991

“bosco”, maniera nera, 1991

“luna”, maniera nera, 1991

“scogli e barche”, puntasecca acquarellata, 2001

“la mia finestra”, acquaforte, 1991

“la finestra”, acquatinta, 1997

conchiglia, la divina proporzione…simbolo perfetto di bellezza e armonia

“sopra la terra”, ceramolle e acquatinta, 2003

rose e conchiglie, ceramolle acquaforte

“rose in ovale”, puntasecca, 1999

“anemoni”, puntasecca 1999