LA DIGNITA’ DI UN POPOLO PUO’ ESSERE MESSA IN LUCE ANCHE ATTRAVERSO UN PROGETTO ARTISTICO
Quest’anno la Biennale di Venezia ha ospitato il maggior numero di presenze nazionali mai registrate nella sua storia ormai centenaria. Una forma di riscatto culturale voluto fortemente da molti paesi e che, per Padiglione Tibet – un padiglione per un paese che non esiste – ha assunto addirittura una valenza socio-politica. Il 6 luglio Padiglione Tibet ha festeggiato il 76° compleanno di Sua Santità Tenzin Gyatso XIV Dalai Lama, guida spirituale del popolo tibetano ed emblema del più profondo amore per la Pace, attraverso la presenza del suo rappresentante europeo, di monaci tibetani provenienti dal monastero di Padma Samye Choekhor ling – India, di alcuni personaggi legati al mondo dell’arte contemporanea ed alle Associazioni a sostegno del Tibet, che presenzieranno alla cerimonia: Ruggero Maggi, curatore di Padiglione Tibet, Tamding Choephel presidente Tibet Culture House, che ha supportato attivamente questa giornata celebrativa, Andrea Chinellato responsabile Art&fortELab, il Rappresentante Europeo del Dalai Lama, Claudio Tecchio Campagna di Solidarietà con il popolo tibetano.
Per l’occasione, durante gli orari della mostra, i monaci realizzeranno in 3 giorni un mandala con momenti di preghiera collettiva, che verrà poi dissolto in mare a fine agosto con una cerimonia celebrativa (vedi le foto nella pagina Photo Gallery).